Un emendamento alla legge di conversione del cosiddetto decreto milleproroghe (215/2023) dovrebbe estendere la sospensione delle multe agli ultracinquantenni non vaccinati fino al 31.12.2024. La votazione definitiva è attesa per il 15 febbraio.
Se dovesse passare l’emendamento, come è quasi certo, le multe, la riscossione, il pagamento e le eventuali opposizioni rimarrebbero sospesi fino alla fine dell’anno. Rimarrebbe valido, pertanto, il consiglio di non fare nulla, per ora. Ovviamente occorre attendere l’approvazione e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge di conversione. Chi ha affermato la necessità di impugnare immediatamente le multe perché altrimenti ci sarebbe stato il rischio di un pignoramento da parte dell’Agenzia delle Entrate ha affermato una cosa errata. Fino alla scadenza del termine per il pagamento (sessanta giorni dopo la fine del periodo di sospensione) non è possibile la riscossione e non scade alcun termine per l’impugnazione.
La scusa addotta dal governo per la mancata abrogazione delle multe, data dalla difficoltà di trovare la copertura finanziaria, visto che il gettito atteso sarebbe già stato inserito nel bilancio dello stato, non è seria e testimonia la mancanza di rispetto per i diritti fondamentali dei cittadini. È utile ricordare che ai sensi dell’art. 3 della Carta di Nizza i trattamenti sanitari obbligatori sono illegali e che le norme interne che li prevedono devono essere disapplicate.
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