Vorrei raccontare la storia di una mia cliente. La madre della Signora S. si trova ricoverata in una RSA. Scaduta – il 30 giugno 2024 – l’ordinanza del 28 aprile 2023 del Ministero della Salute, la Signora S. tentava di andare a trovare l’anziana madre nella RSA. Ma con sua grande sorpresa sia il personale della RSA sia la direttrice della stessa le negavano l’accesso dicendo che in forza della nuova circolare del Ministero della Salute le mascherine sarebbero rimste obbligatorie.

A questo punto la Signora S. si rivolgeva al mio studio ed inviavo alla RSA la diffida che si può scaricare qui e che è sostanzialmente la stessa che ho pubblicato sul sito e sul canale Telegram (che si può scaricare qui).
Appena ricevuta la diffida la RSA cambiava completamente atteggiamento. Non solo non veniva frapposto alcun ostacolo acciocché la mia cliente andasse a trovare la mamma senza mascherina, ma tutta la RSA cambiava atteggiamento. Nessuno porta più le mascherine, nemmeno il personale.

Il che dimostra che spesso l’insistenza sulla questione delle mascherine è solo il frutto di ignoranza. Spiegando come stanno le cose si riesce a raggiungere degli ottimi risultati.

La mascherina è il primo simbolo di sottomissione, nasconde il volto delle persone e rende disumani i rapporti. Per gli anziani e per chi sta male un sorriso e un volto amico valgono più di tutte le medicine del mondo.

Continuare a battersi per rifiutare la mascherina – specie ora che è illegale – è molto importante.
Non abbassiamo la guardia.

Alessandro Fusillo