Il comunicato stampa del 1° dicembre 2022 ha deluso le aspettative di molti cittadini che speravano in un intervento che ristabilisse il rispetto del diritto fondamentale di proprietà del corpo in Italia. La decisione si preannuncia come squisitamente politica e finalizzata a proteggere ed avallare le decisioni del precedente governo. Analizziamo le azioni percorribili, l’incidenza, se c’è, della sentenza sui giudizi in corso e gli ulteriori mezzi di difesa a disposizione dei cittadini. E’ ancora più importante opporsi, disobbedire e continuare a combattere in ogni sede, comprese quelle giudiziali.