Nota: si tratta di “ricorsi collettivi” cioè ricorsi con più persone che svolgono la stessa domanda nello stesso processo, non sono “class action”.
Le fatture sono state emesse come per legge in formato elettronico e ciascun ricorrente può trovarle nel proprio cassetto fiscale (purché correttamente configurato per ricezione, conservazione e consultazione)
1 – RICORSO GREEN-PASS LAVORO, SCUOLA e UNIVERSITÀ
Pagina ufficiale con le informazioni dettagliate: Lavoro – Scuola e Università
Il 1° grado si svolge presso il Tribunale di Roma sez. II
Numero di ruolo: RG 10702/2022
Prima udienza: 20 settembre 2022 rinviata per discussione al 3 maggio 2023
Termine per note illustrative conclusive 4.04.2023
Questo procedimento è in corso.
Documenti ufficiali:
La prima udienza è del 20 settembre 2022, in cui il Giudice Dott.ssa Canonaco ha stabilito di rinviare il tutto ad una successiva udienza di discussione finale fissata per 3 maggio 2023 previo deposito di note conclusive scritte il 4 aprile 2023.
L’impressione è che il tribunale di Roma, come altri tribunali in vari giudizi, voglia attendere la decisione delle questioni di costituzionalità degli obblighi vaccinali che saranno discusse davanti alla Corte costituzionale il prossimo 29 novembre. Ricordiamo che i tempi e la conduzione del processo sono interamente nelle mani del tribunale e gli avvocati non possono in alcun modo influire.
Il 3 maggio 2023 si è tenuta dinanzi al Tribunale di Roma l’udienza di discussione del ricorso. I difensori delle parti (Avv. Fusillo per i ricorrenti e gli intervenuti e la rappresentante dell’Avvocatura dello Stato per la Presidenza del Consiglio dei ministri) hanno discusso le rispettive posizioni. Tra i punti toccati in particolare le recenti sentenze della Corte costituzionale che l’Avv. Fusillo ha criticato ampiamente sottolineando comunque la centralità delle questioni di diritto europeo e internazionale (violazione della Carta di Nizza e della Convenzione di Oviedo) che non sono state toccate dalla Consulta. Le parti hanno depositato alcuni documenti in forma cartacea e il giudice ha preso in decisione la causa il 12 giugno.
È stata depositata l’ordinanza con cui, purtroppo, il Tribunale ha respinto il nostro ricorso. Si tratta di una decisione dal sapore evidentemente politico. Il Tribunale, pur confermando l’ammissibilità del ricorso collettivo e pur liquidando 14.986,80 euro di spese legali (onorario euro 13.032,00 oltre 15% di spese forfetarie pari a euro 1.954,80), a carico dell’Avv. Fusillo per cui i ricorrenti non subiranno alcun esborso, ha ripetuto gli argomenti della Corte costituzionale senza entrare nel merito delle ragioni che avevamo fatto valere. È facile osservare che gli argomenti della Consulta sui vaccini obbligatori non erano applicabili all’ambito totalmente diverso del green pass. Inoltre, il Tribunale ha ritenuto inapplicabile al green pass la Carta di Nizza e il principio di autodeterminazione sanitaria contenuto nell’art. 3 della stessa senza tener conto che il Regolamento UE 953/2021 impone espressamente agli stati membri il rispetto della Carta.
Un’ordinanza evidentemente errata in diritto e, pertanto, appellabile con argomenti molto forti.
L’appello scade il 27 settembre. Nei prossimi giorni sarà inviata una newsletter a tutti i partecipanti al ricorso collettivo per chiedere chi vuole unirsi all’appello e chi no. Attendete l’invio della mail e comunicateci la vostra decisione di partecipare o meno seguendo le istruzioni della mail.
Documenti del ricorso:
Procedimento d’appello – Corte d’appello di Roma, Sez. I – RG 4477/2023
La citazione in appello è stata tempestivamente notificata e iscritta. La Corte d’Appello ha fissato la prima udienza per la data del 25 gennaio 2024. Questa si è tenuta con modalità scritta, cioè con il deposito di note scritte da parte degli avvocati delle parti. All’esito dell’udienza il Tribiunale ha rinviato per la discussione orale della causa all’udienza del 20 giugno 2024 assegnando alle parti un termine di dieci giorni prima dell’udienza per il deposito di note scritte.
Documenti del procedimento d’appello
Comparsa di risposta dell’Avvocatura
2 – RICORSO OPERATORI SANITARI
Pagina ufficiale con le informazioni dettagliate
1° grado: Tribunale di Roma sez. II
Giudice dott.ssa Canonaco
Numero di ruolo: RG 33725/2021
Udienza 23 giugno 2021
Decisione: ordinanza del 20 luglio 2021
Questo procedimento è definito.
Documenti ufficiali:
- Atti della controparte (cioè il governo, il ministero della salute e l’Aifa)
- Note illustrative depositate dall’avvocato Fusillo
La prima udienza è del 23 giugno 2021, l’ordinanza (quella che viene comunemente detta “sentenza”) è del 20 luglio 2021 ad opera del Giudice dott.ssa Canonaco. Viene immediatamente predisposto ciò che in termini legali si chiama il Reclamo, ovvero l’impugnazione dell’ordinanza, che verrà giudicato da un collegio di 3 giudici, presso il Tribunale di Roma sez. feriale.
2° grado: Reclamo (impugnazione dell’ordinanza del 20 luglio 2021)
Tribunale di Roma sez. feriale
Giudici: Presidente dott. Argan, relatore dott. Curatola, giudice dott. Affinita
Numero di ruolo: RG 48413/2021 al quale è stato riunito il procedimento n. 48414/2001
Udienza 17 agosto 2021
Decisione: ordinanza collegiale del 18 ottobre 2021
Questo procedimento è definito.
Documenti ufficiali:
Esauriti i gradi di giudizio (di urgenza) in Italia, possiamo fare ricorso alle corti internazionali, nello specifico alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU). E’ importante sapere, infatti, che non si può adire la CEDU senza aver prima esaurito i gradi di impugnazione presso le corti nazionali.
Tutto il fascicolo del giudizio, composto da una documentazione imponente e da migliaia di procure in formato cartaceo per un totale di 32 faldoni, viene inviato alla CEDU ai primi di marzo 2022.
Ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU)
Giudice: Alena Polackova
Numero del procedimento: N. 15300/2022
Decisione: 12 maggio 2022; la giudice Alena Polackova dichiara il ricorso inammissibile senza addurre motivazioni specifiche.
Questo procedimento è definito.
Tutta la documentazione è consultabile e scaricabile da questa pagina
Situazione attuale e prosieguo:
Il ricorso degli operatori sanitari è concluso solo nella sua fase cautelare, prosegue, però, nel merito. E’ in corso la raccolta delle nuove adesioni e il deposito del ricorso per riassumere la causa dinanzi al tribunale civile di Roma che sarà aggiornato agli ultimi eventi.
3 – RICORSO GREEN-PASS GENERALE (no lavoro)
Pagina ufficiale con le informazioni dettagliate.
Il procedimento cautelare si svolge presso il Tribunale di Roma sez. II
Giudice: Dott. Patruno
Numero di ruolo: RG 55288/2021
Udienza: 24 novembre 2021
Decisione: ordinanza del 13 dicembre 2021
Questo procedimento è definito.
Documenti ufficiali:
Il procedimento che avevamo introdotto era un giudizio cautelare, cioè un ricorso d’urgenza o articolo 700, come si chiama comunemente. La prima udienza è stata tenuta il 24 novembre 2021, l’ordinanza (quella che viene comunemente detta “sentenza”) è stata pronunciata dal Giudice Dott. Patruno il 13 dicembre 2021.
Situazione attuale e prosieguo:
Il passaggio successivo alla fase cautelare è la riassunzione nel merito. Vista la progressiva abolizione del green pass per accedere ai vari servizi e per la vita sociale, non è utile riassumere il procedimento ora poiché si rischierebbe una decisione di inammissibilità e/o di rigetto.
Lo faremo appena, come purtroppo temiamo, le restrizioni saranno reintrodotte.
4 – RICORSO DI GRUPPO ACCESSO ALLE R.S.A. (circa 100 partecipanti)
Pagina ufficiale con le informazioni dettagliate
Il 1° grado si svolge presso il TAR LAZIO sez. I
Registro generale: RG 7424/2021
Prima udienza: 5 luglio 2022 rinviata all’udienza di discussione dell’11 gennaio 2023
Questo procedimento è in corso.
Documenti ufficiali:
Il ricorso riguarda l’impugnazione dei provvedimenti che obbligano i visitatori delle RSA e di altre simili strutture ad essere muniti di green pass per accedere. Le modifiche della normativa successive all’introduzione del ricorso hanno reso necessario aggiornare la domanda con motivi aggiunti il che ha determinato il rinvio all’udienza successiva.