La strategia legale consigliata dall’avvocato Fusillo consiste principalmente nell’adesione al ricorso collettivo d’urgenza per la sospensione dell’obbligo vaccinale, che, se accolto, sospende per tutti i partecipanti l’obbligo vaccinale e, se si è stati sospesi dal lavoro o demansionati, comporta la reintegra nella mansione sin dal momento della sospensione con il recupero delle retribuzioni maturate durante il periodo di sospensione. Parallelamente al ricorso collettivo vi sono le azioni per mettere “sabbia negli ingranaggi” dell’iter previsto dal DL 44/2021. Il decreto-legge 44/2021 prevede l’invio di due comunicazioni da parte delle aziende sanitarie di residenza degli operatori sanitari.

La prima lettera chiede di fornire informazioni in merito allo stato vaccinale, indicando, spesso con una scheda da barrare, la situazione (avvenuta vaccinazione, rinvio per esami medici in corso, impossibilità per ragioni mediche certificate dal MMG, rifiuto di sottoporsi al vaccino). Consigliamo di non rispondere alla prima convocazione. Solo in un caso bisogna rispondere alla prima lettera. Ciò è necessario quando nella stessa l’azienda sanitaria dichiari direttamente che in caso di mancata risposta procederà all’accertamento dell’inottemperanza all’obbligo di vaccinazione e, quindi, alla procedura di sospensione dell’operatore sanitario. Ora, ciò è evidentemente illegale e, se dovesse arrivare una comunicazione del genere, il nostro consiglio è di rispondere tramite PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno come segue:

“Io sottoscritto/a …, nato/a il … a … CF……… ritengo che codesta azienda sanitaria abbia erroneamente inteso il significato del decreto-legge 44/2021. Infatti, la procedura di sospensione è disciplinata dal DL 44/2021 in modo diverso da quanto ritenuto da codesta azienda. Il comma 5 dell’art. 4 DL 44/2021 prevede due comunicazioni da parte dell’azienda sanitaria, una prima con l’invito a fornire indicazioni in merito allo stato vaccinale e, in caso di mancata risposta, una seconda comunicazione con la convocazione per l’effettuazione del vaccino. In mancanza della seconda lettera con la convocazione per la vaccinazione l’avvio della procedura di sospensione appare del tutto erroneo e fondato su di una scorretta lettura della normativa. Vi diffido pertanto a voler interrompere immediatamente la procedura di sospensione che si appalesa erronea, abusiva ed illegittima e ad applicare scrupolosamente il dettato del decreto-legge 44/2021.”

Occorre, invece, rispondere sempre alla seconda Pec o raccomandata, cioè quella che, in seguito alla mancata risposta alla prima, invita formalmente l’operatore sanitario a sottoporsi alla vaccinazione, indicando in alcuni casi la data di convocazione per la vaccinazione, in altri le modalità, anche online per prenotare il vaccino.

Segue il testo della risposta alla seconda lettera (quella con l’invito formale a sottoporsi al vaccino con l’indicazione delle modalità per farlo o della data per l’effettuazione dello stesso) cui bisogna allegare il consenso informato preparato dall’avvocato Fusillo che potete scaricare a fondo pagina e, per chi li ha, i certificati medici di prescrizione di esami clinici, gli attestati di patologie e i certificati di esenzione dalla vaccinazione o di posticipazione della stessa, da mandare alla ASL che ha fatto la convocazione via  PEC o raccomandata con ricevuta di ritorno.
Il consenso informato va allegato alla risposta, dovrà essere compilato dalla ASL.

Note: Il punto 9 va inserito solo se applicabile al proprio caso specifico. Al punto 8, se siete maschi, sostituite “maternità” con “paternità”

Importante!
1- Questa è la risposta da dare quando ci arriva la richiesta ufficiale con la data di vaccinazione: inviarla è importante, ma solo QUANDO riceviamo la richiesta ufficiale, NON PRIMA!!
2- I dati sanitari e vaccinali sono dati sensibili e sono coperti dalla legge sulla privacy, nessuno può chiedervi il vostro stato vaccinale che è riservato. L’unico interlocutore in materia vaccinale è la ASL di appartenenza.

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Io sottoscritto/a [Nome Cognome], nato/a …… il …… C.F. ……

1.    Non sono contrario/a al vaccino ma ritengo di non avere avuto le informazioni complete, previste dalla legge, in merito al trattamento sperimentale che mi viene proposto.
2.    Trattandosi di un obbligo di legge non intendo sottoscrivere il “modulo di consenso” che ho esaminato scaricandolo da internet. Il vaccino, infatti, non è frutto di una libera scelta ma di un obbligo imposto per legge, per cui non intendo prestare alcun consenso ma in caso subire l’imposizione forzosa contro la mia volontà.
3.    Sottolineo che il DL 44/2021 ha introdotto un c.d. “scudo penale” ma nessuna esenzione da responsabilità civile che riguarda sia codesta ASL/ATS/AUSL/APS sia il medico vaccinatore che non intendo esonerare da alcuna responsabilità laddove dovessi subire reazioni avverse o danni in conseguenza del vaccino. Vi invito, a tale scopo, a comunicarmi i dati ed i massimali di polizza dell’azienda e del medico che mi sottoporrà a vaccinazione, valendo la presente quale formale istanza di accesso agli atti amministrativi ai sensi della legge 241/1990 e s.m.i.
4.    Non mi è chiaro chi sia il medico che mi ha prescritto o che mi prescriverà il vaccino. Si tratta un farmaco soggetto a prescrizione medica e vorrei essere messo in contatto con il medico che sotto la sua responsabilità – e rispondendo per i danni – provvederà a prescrivermi il vaccino. La prescrizione dovrà avvenire in forma scritta e dovrà essermi consegnata in originale.
5.    Il “modulo di consenso” che è stato approvato dal Ministero è gravemente carente e non fornisce le informazioni necessarie per prendere una decisione. Allego schema di consenso informato da me redatto che mi vorrete restituire debitamente compilato in ogni sua parte in modo che io possa assumere una decisione informata sul vaccino ai sensi della legge 219/2017.
6.    Anticipo sin d’ora che laddove mi venga proposto un vaccino che contenga cellule fetali abortite o che sia stato testato utilizzando le stesse, essendo di religione cattolica, intendo opporre un’obiezione di coscienza fondata sui principi di cui all’enciclica Evangelium vitae. Vorrete fornirmi un’informazione completa sia quanto al contenuto del vaccino che mi sarà inoculato sia quanto all’eventuale uso di cellule fetali abortite (o alle linee coltivate di cellule fetali abortite) durante i test effettuati sui vaccini. L’uso sotto qualsiasi forma di codeste cellule costituisce un ostacolo di natura morale e religiosa per l’accettazione del vaccino sperimentale che mi verrà proposto. 
7.    Da ultimo faccio presente che in base all’art. 3 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea il consenso a qualsiasi trattamento sanitario deve necessariamente essere libero e informato. Attendo cortesi e urgenti informazioni su come l’obbligo di vaccinazione previsto dal DL 44/2021 possa concordare con questi principi che sono al di sopra della legislazione italiana specie in considerazione dell’obbligo di disapplicazione delle norme italiane in contrasto con quelle europee che deriva dal principio del primato del diritto dell’Unione Europea.
8.    Inoltre, faccio presente che sto cercando una paternità/maternità. Poiché dalla letteratura scientifica è emerso che i vaccini possono incidere sui gameti maschili e femminili, intendo avere un’informazione completa sugli studi scientifici effettuati in merito a queste interazioni, anche alla luce dell’assenza di informazioni a tale proposito contenute nei foglietti informativi.
9.    [Se applicabile]: Allego certificati medici attestanti:
  □ impossibilità di effettuare il vaccino per gravi motivi di salute attestati dal MMG,
  □ necessità di rinviare il vaccino in attesa dell’effettuazione delle analisi cliniche prevaccinali come da attestazioni e prescrizioni mediche che si allegano,
  □ necessità di rinviare il vaccino per altre ragioni come da attestazioni e prescrizioni mediche che si allegano,
  □ non svolgo attività a contatto con i pazienti (allegare la documentazione che lo dimostra) e pertanto l’obbligo vaccinale non è applicabile nel mio caso.
  □ ho avuto il Covid-19 meno di tre mesi fa, come da certificazione medica che allego/come autocertifico ai sensi della Circolare prot. 0008284-03/03/2021-DGPRE-DGPRE-P del Ministero della Salute. [N.B. ai sensi del parere espresso dal Gruppo permanente sull’infezione da SARS-Cov-2 del Consiglio Superiore di Sanità, trasmesso alla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute con nota protocollo n° 477-03/03/2021-DGOCTS, conforme a quello espresso da AIFA in data 23/02/2021, si rappresenta che è possibile considerare la somministrazione di un’unica dose di vaccino anti-SARS-CoV-2 nei soggetti con pregressa infezione da SARS-CoV-2 (decorsa in maniera sintomatica o asintomatica), purché la vaccinazione venga eseguita ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa.]
(Barrare la casella utilizzabile)

Distinti saluti

[FIRMARE]

Ulteriori consigli

Per coloro che non possono permettersi di essere sospesi dal posto di lavoro ma che non intendono vaccinarsi, consigliamo di ritardare la vaccinazione il più a lungo possibile (con rinvii, richieste di malattia, ferie, congedi e pretesti vari). È opportuno ricordare che il lavoratore che sia assente dal posto di lavoro per diverse ragioni (congedo, 104, ferie, congedo parentale ecc.) non è obbligato a vaccinarsi perché l’obbligo riguarda solo coloro che stanno effettivamente svolgendo attività professionale di interesse sanitario. Se fosse proprio necessario subire il ricatto, si consiglia di attendere il provvedimento di sospensione dal lavoro.
Se, dopo l’avvenuta sospensione, fosse necessario per motivi personali o economici essere reintegrato nelle mansioni e nello stipendio precedenti, questo è sempre possibile, in qualunque momento ed a prescindere dalle azioni svolte, effettuando la vaccinazione.

Il lavoro legato alla redazione della risposta ed i relativi pareri che stiamo dando non sono parte del ricorso collettivo, ma sono gratuiti per tutti voi grazie all’attività messa a disposizione dal Movimento Libertario (www.movimentolibertario.com). Chi lo desidera può iscriversi o dare un contributo al Movimento utilizzando la pagina a ciò dedicata.