Fondamentale:  come rispondere alle lettere delle ASL

E’ essenziale leggere la documentazione su  → risposte e istruzioni alle comunicazioni della ASL ←

Per chi non lo avesse visto, la suddetta strategia è → spiegata dettagliatamente in questo video (dal minuto 4:41) ←

Alcune regioni, come l’Emilia Romagna ed il Veneto, hanno istituito delle commissioni mediche aventi la funzione di rivedere i certificati rilasciati dai MMG con i quali si sconsiglia il vaccino o se ne dispone il rinvio. Le commissioni sono illegali Continua a leggere .

Se siete stati demansionati, sospesi o licenziati e volete l’aiuto legale dell’avv. Fusillo, continuate a leggere qui sotto.

Azione individuale contro la sospensione e/o il demansionamento

Guarda il video di approfondimento qui: https://youtu.be/Q_JhBFfUL_g

Nota: nel caso particolare di provvedimento di inidoneità ricevuto da parte del medico competente, questo può essere impugnato con costi molto ridotti: → istruzioni ed iscrizione qui ← .


Chi può partecipare?

Gli operatori sanitari che abbiano ricevuto: a) un provvedimento di sospensione o demansionamento dal datore di lavoro; e/o b) un provvedimento di sospensione dall’ordine professionale di appartenenza. Prima della notifica del provvedimento di sospensione o demansionamento non si può fare nulla ed è inutile intraprendere delle azioni.


È possibile impugnare il provvedimento della ASL di appartenenza che accerta il mancato adempimento all’obbligo di vaccinazione?

È possibile, ma lo sconsigliamo. Il provvedimento della ASL accerta un fatto che normalmente è vero per cui non ci sono possibilità di contestarlo. Inoltre, l’accertamento è solo un passaggio intermedio nel procedimento che porterà alla sospensione o al demansionamento per cui in seguito sarà necessario comunque impugnare gli atti che incideranno direttamente sul contratto di lavoro o sull’iscrizione all’albo. Il provvedimento della ASL, se illegittimo (ad esempio perché non ha tenuto conto del certificato del MMG che sconsigliava la vaccinazione), può essere comunque disapplicato nel corso del giudizio di impugnazione del provvedimento di sospensione o demansionamento.


Chi è il giudice competente?

Il tribunale del lavoro del luogo dove si svolge la propria attività per tutti i lavoratori dipendenti e il tribunale civile ordinario dell’ordine di appartenenza per i liberi professionisti.


Quanto costa il ricorso?

Il costo del ricorso è di Euro 1.500,00 oltre CPA 4% e IVA 22% per un totale lordo di Euro 1903,20. A questo importo si aggiunge il costo del contributo unificato (Euro 259,00) e, a seconda dei casi individuali, il costo per la trasferta, se l’avv. Fusillo andrà in udienza personalmente in tribunali fuori dalla provincia di Roma, o il costo per la sostituzione in udienza di un corrispondente locale. In entrambi i casi il costo sarà indicato anticipatamente e sarà sostenuto solo in caso di accettazione da parte del cliente. Il costo indicato comprende il procedimento in primo grado, non quello di appello.  

Il pagamento va effettuato in due rate, 1210,00 al conferimento dell’incarico e il resto prima della conclusione del processo.
Dati per il pagamento:
Bonifico SEPA (Europa senza commissioni) in Euro, nazione della banca Belgio (Bruxelles), nazione beneficiario Italia.
Intestato a: Alessandro Fusillo
Indirizzo: Viale delle Milizie 22, 00192 Roma, Italia
IBAN: BE40967196405663
BIC/SWIFT: TRWIBEB1XXX
Nome banca: Wise
Causale: “(Inserire il proprio Cognome e Nome) Individuale Sanitari”


Cosa chiediamo?

La domanda che proporremo sarà: a) sospensione immediata con un provvedimento cautelare urgente (tempi prevedibili: 2-3 mesi) del demansionamento o della sospensione dalle mansioni e/o dall’albo professionale e reintegra immediata nel posto di lavoro e/o nell’albo di appartenenza; b) annullamento in via definitiva della sospensione e/o del demansionamento, reintegra nel posto di lavoro, risarcimento del danno che sarà pari agli stipendi non pagati e, per i professionisti, al fatturato perso (tempi prevedibili per tutto il processo in primo grado: 6-18 mesi a seconda dei tribunali).
 

Perché sconsigliamo il ricorso al TAR?

Il ricorso al TAR contro i provvedimenti in materia di iscrizioni agli albi ed in materia di lavoro dipendente non è possibile perché il TAR non ha giurisdizione in questa materia, riservata, rispettivamente, ai Tribunali ordinari ed a quelli del lavoro. Inoltre, i ricorsi al TAR hanno un costo notevole (Euro 650 per il contributo unificato) con il rischio di dover impugnare con un nuovo ricorso (chiamato “motivi aggiunti”) ogni successivo atto nella sequenza del procedimento con la necessità, ogni volta, di pagare il contributo unificato.
 

Quali documenti ci servono?

    • Documento di identità (Carta identità, carta identità elettronica, patente di guida o passaporto)
    • Codice fiscale/tessera sanitaria (fronte e retro)
    • Procura compilata e firmata (Scaricabile qui)
    • Modulo privacy compilato e firmato (Scaricabile qui)
    • Lettera d’incarico compilata e firmata (Scaricabile qui)
    • Lettere della ASL (prima richiesta, seconda richiesta, comunicazione di accertamento dell’inadempimento all’obbligo di vaccinazione)
    • Lettere dell’operatore sanitario alla ASL: in particolare, se avete seguito la strategia predisposta dall’avv. Fusillo indicata ad inizio pagina, ci serve la copia della lettera inviata alla ASL in risposta alle comunicazioni ricevute in materia di vaccinazione, comprensiva degli eventuali documenti medici inviati (certificati del MMG)
    • Ultime tre buste paga
    • Contratto di lavoro o lettera di assunzione
    • Tesserino professionale o certificato di iscrizione all’albo
       (in mancanza di questi dati è possibile autocertificare l’iscrizione, si può scaricare l’autocertificazione qui)

Una volta preparati i documenti elencati qui sopra, si potrà procedere cliccando qui sotto:

AVVIA QUI LA TUA AZIONE DI RICORSO INDIVIDUALE

Esclusivamente per gli iscritti al ricorso individuale è disponibile l’indirizzo email: difesasanitari@difendersiora.it
N.B.: non mandare PEC a questo indirizzo email.

Per facilitare chi non ha dimestichezza con l’informatica abbiamo preferito l’invio dei documenti come foto (immagini jpg), così da permettere l’iscrizione anche utilizzando solamente il telefono cellulare.
A tale scopo abbiamo realizzato alcuni tutorial che possono guidare l’utente nelle fasi dell’iscrizione:

Sarà nostra premura tenervi costantemente aggiornati tramite mail, il canale Telegram di Difendersi Ora e video che pubblicheremo regolarmente.